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Saggio: Gli Stress Psichici Causa Di Tutte Le Malattie 1970

Libro: Medicina Anno Zero 1983

Periodico: La Medicina Dell'Avvenire 1980-1988

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Psychic Stress The Cause of all Diseases 1970

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Gli Stress Psichici - Causa Di Tutte Le Malattie 1 parte
Indice articoli
Gli Stress Psichici - Causa Di Tutte Le Malattie 1 parte
Gli stress psichici causa delle malattie
Ipotesi sulla causa psichica delle malattie
Opinioni di scienziati e studiosi
Ipnosi, sua fenomenologia e utilizzazione
Cura ipnotica delle malattie
Esperienze personali

 

 

 


Esperienze personali



Pratico l'ipnosi, sebbene in modo discontinuo, da varie diecine di anni, prima come hobby, ma tuttavia con la convinzione che dovesse giovare enormemente nella pratica medica.
Da una decina d'anni la pratico a scopo curativo, negli scarsi ritagli di tempo che mi lascia il servizio della condotta e quello di medico generico a piena occupazione.
Ho tuttavia avuto modo di trattare un considerevole numero di casi (non meno di diverse centinaia) e così convincermi profondamente della insostituibile utilità dell'ipnosi in moltissimi casi incurabili con le usuali terapie.
Degli innumerevoli nevrotici, psiconevrotici, neurodistonici, affetti da fobie, ansiosi, ecc., quanti vengono veramente guariti anche dopo prolungate cure e ripetuti ricoveri? Bisogna pure ammettere che, con le usuali terapie, le guarigioni complete sono veramente poche.
Per mancanza di spazio, ed esulando in parte dallo scopo della presente esposizione, non è possibile esporre dettagliatamente neppure i casi più notevoli che mi sono capitati. Mi limiterò
pertanto a rapidi accenni che pure sono sufficienti a dimostrare l'obbedienza fedele e pronta degli organi, delle cellule e dei vari tessuti, agli impulsi della psiche, ossia ai suggerimenti che si danno con l'ipnosi (e molto spesso anche in stato di veglia).
Nel campo delle NEVROSI diversi soggetti da me trattati già da diversi anni non hanno presentato alcuna recidiva. Specialmente gli adolescenti e i ragazzi e i giovani rispondono con grande prontezza all'ipnosi (ragazze deluse e disperate da anni o da mesi, normalizzate rapidamente; studenti con tachicardia, tremori, insonnia, grave ansietà, che non riuscivano né a studiare, né a dormire né a mangiare, né a frequentare i compagni o gli amici, già curati inutilmente da egregi neuropsichiatri, spesso anche con ricovero, normalizzati completamente e definitivamente con non molte sedute).

Enumero alcuni tra i casi che mi sembrano più significativi:

1 — Donna ipertiroidea, magrissima, con tachicardia persistente, paure ingiustificate, ansietà, cefalea; ammalata da oltre 12 anni; normalizzata perfettamente in circa 7 sedute (guarita anche una colite con sospetta appendicopatia).

2 — Giovane donna affetta da stenosi e insufficienza mitralica, ricoverata in due anni almeno 4-5 volte, senza alcun miglioramento; in condizioni di grave scompenso, con frequentissime crisi dolorose, tachicardia frequentissima, polso impercettibile ecc., sempre degente a letto senza poter compiere il benché minimo sforzo. Fin dalla prima seduta ebbe un miglioramento sorprendente e con altre 5-6 sedute si riequilibrò completamente e, siccome era anche incinta, partorì senza difficoltà, riacquistò un peso discreto e potè attendere alle faccenduole della sua famiglia.

3 — Un infartuato dimesso dall'ospedale con prescrizione di due mesi di riposo assoluto e poi raccomandazione di riprendere gradualmente un lavoro molto leggero, dopo solo 4 sedute di ipnosi poté riprendere regolarmente, senza alcuna difficoltà, il proprio lavoro di manovale in un deposito di ferro. Lavoro quanto mai pesante che ancora, dopo più di due anni, continua regolarmente. Modificato anche il suo temperamento, essendo prima sempre teso e irritabile, ora perfettamente calmo e normale anche in famiglia.
Ho trattato parecchi cardiopatici, anche gravi, di tutte le età; ottenendo sempre risultati insperati e persistenti nel tempo. Questi risultati mi hanno dato la convinzione che se l'ipnosi fosse applicata anche solo ai cardiopatici varrebbe ugualmente la pena di usarla largamente (altro che riservarla solo a casi particolarissimi, come si sente ripetere, anche da alte personalità del mondo medico, riecheggiando le frasi di altri discutibili luminari dei tempi passati!) e si salverebbero così tante e tante vite umane.
Specialmente le persone affette da sintomi anche lievi di ischemia coronarica (e sono frequentissimi), come pure tutti coloro che hanno già avuto un primo episodio infartuale (e vivono tutti, anche se non lo confessano ai familiari, con la spada di Damocle, con la paura della recidiva) dovrebbero essere trattati tutti sollecitamente, e si eviterebbero le ricadute così spesso mortali.

4 — Ho trattato anche parecchie gestanti negli ultimi mesi di gravidanza con non molte sedute come semplice preparazione psicologica al parto, e tutte indistintamente hanno avuto parto facile, con poco dolore e senza complicanze. Si osserva nelle partorienti una calma e fiducia completa e le doglie, obbedendo alle suggestioni date, si verificano regolarissime, nel tempo e nella misura giusta, tale da non danneggiare né il nascituro né la madre. Due di esse avevano avuto in un parto precedente una vasta lacerazione; in quello preparato con l'ipnosi rimasero indenni. Si normalizza, con le opportune suggestioni, anche la secrezione lattea. Da notare che la preparazione e le suggestioni date per un parto permangono anche per i parti successivi.
Si rileva (e questo interessa per la teoria qui enunciata) la fedele obbedienza delle cellule e dei tessuti alla psiche, sia nell'andamento del parto, sia nella secrezione del latte.

5 — A due ragazze intorno ai 14 anni, alle quali avevano diagnosticato appendicite acuta, soggette a frequenti coliche e in attesa di essere ricoverate per lo intervento, praticai solo due o tre sedute anche molto brevi, e non ebbero più alcun sintomo. Sono ora passati vari anni, si sono sposate e divenute madri, e dell'appendicite neppure il ricordo. Chissà quante appendiciti operate (chiedo scusa ai chirurghi, che d'altronde in genere non hanno alcuna colpa) erano soltanto coliti spastiche!

6 — Un caso significativo: un operaio di S.Gavino, sui 55 anni, con una grave distonia neurovegetativa (dispepsia, gastralgia, stipsi e tutta la solita noiosa sintomatologia) era sofferente da oltre 30 anni. Due anni fa lo normalizzai