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Saggio: Gli Stress Psichici Causa Di Tutte Le Malattie 1970

Libro: Medicina Anno Zero 1983

Periodico: La Medicina Dell'Avvenire 1980-1988

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Psychic Stress The Cause of all Diseases 1970

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Gli Stress Psichici - Causa Di Tutte Le Malattie 1 parte
Indice articoli
Gli Stress Psichici - Causa Di Tutte Le Malattie 1 parte
Gli stress psichici causa delle malattie
Ipotesi sulla causa psichica delle malattie
Opinioni di scienziati e studiosi
Ipnosi, sua fenomenologia e utilizzazione
Cura ipnotica delle malattie
Esperienze personali
 
 
 
 
 
 
 

Opinioni di scienziati e studiosi


Ho ritenuto opportuno riportare, in appoggio alla teoria suesposta, alcune affermazioni significative di scienziati e studiosi illustri; in particolare quelle che concernono le malattie più temute e che mietono il maggior numero di vittime: il cancro, le malattie cardiovascolari, e lo invecchiamento precoce.


CANCRO:


I — Carlo Sirtori - «Alle burrasche emotive seguono turbe ipotalamiche (quindi ormoniche ed elettrolitiche) che possono favorire l'insorgenza del cancro». E altrove dice presso a poco che la speranza di guarire, la fede in un rimedio provoca nell'organismo un'inondazione di catecolamine che possono inibire i tumori.

2 — Griffith Evans (uno dei migliori chirurghi inglesi e studioso del cancro): «In un caso su tre, il cancro, ha la causa diretta in un fatto puramente psicologico, e cioè in uno stato di infelicità»... «Ho stabilito un rapporto diretto tra l'infelicità certi fenomeni fisici originatori del cancro»... «La depressione mentale interrompe il regolare funzionamento della ghiandola pituitaria».

3 — David Kissen (del Sauthen generai hospital di Glasgow), ha dichiarato che strettissime relazioni esistono fra emotività e cancro polmonare... che
la chimica dell'organismo può venire alterata dalle emozioni e produrre disfunzioni organiche.

4 — Pierre Denoix - Dice che un aspetto trascurato è quello dell'influsso delle emozioni del paziente sul decorso del cancro... In un uomo il cancro ebbe una forte proliferazione dopo la morte della moglie in un incidente d'auto.

5 — Boyd - Tre fattori intervengono nella regressione spontanea del cancro: a) effetti di interferenza che modificano
i rapporti ospite-tumore; b) influenza degli ormoni; c) i fattori immunitari svolgono il ruolo più importante.

6 — Klissen e Vittkower «In pazienti affette da cancro nella mammella si è constatata un'alta percentuale di donne frustrate» «Forse la psiche non è poi tanto estranea al misterioso processo neoplastico».
Molte altre osservazioni e conclusioni dello stesso tono, fatte da eminenti studiosi, si potrebbero riportare. Ritengo tuttavia sufficiente quanto è stato elencato, per indurre gli studiosi e tutti i medici e le persone colte a meditare e trarre le conseguenze teoriche e pratiche derivanti dalle precedenti affermazioni di illustri scienziati.

MALATTIE CARDIOVASCOLARI - Non meno frequenti sono le opinioni degli studiosi sulla causa psichica delle malattie cardiovascolari, in particolare dell'arteriosclerosi e dell'ipertensione (che sono le principali cause dell'invecchiamento precoce, delle trombosi e delle emorragie cerebrali) e dell'infarto del miocardio:

1 — Ferruccio Antonelli - «Manca ancora un generale accordo sull'eziologia dell'infarto. Accanto a chi ritiene i fattori esogeni unici responsabili della coronarosclerosi e dell'infarto che può conseguire, sempre più numerosi si vanno facendo gli autori che accusano lo stress psichico».

2 — Paton - Filadelfla - «Sembra logico prospettare che lo stato ipertensivo sia causato o mantenuto da una componente neurogena».

3 — Simonson-Broyek - «Gli studiosi insistono sulla componente corticale e interpretano l'ipertensione essenziale come una neurosi cardiovascolare scatenata da una disregolazione del normale effetto inibente della corteccia sui centri vasomotori ipotalamici».

4 — Seyle - «Il conflitto tra organismo e ambiente... coinvolge tutto l'apparato cardiocircolatorio e si traduce in sofferenza miocardica». Klemsorge e
Klumbies hanno potuto distinguere l'angoscia tormentata generatrice di stenocardia, dall'angoscia rassegnata priva di tale effetto.

5 — C. Sirtori - «L'arteriosclerosi è la malattia più vasta, più diffusa, più insidiosa»... «Uno degli stress più frequenti è l'ansia. L'ira è facile, per motivi sempre più futili. Le scariche di adrenalina si moltiplicano: l'arteriosclerosi è assicurata nel giro di poco tempo». «La nevrosi è una causa determinante dello infarto cardiaco, ormai tutti lo sappiamo» (1).

6 — R. Bolognesi - «In una provincia, su 177 colpiti da infarto il 71% erano intellettuali». «Nel 1967 a Roma su 77 medici deceduti, n. 23 lo erano a causa di infarto, 9 per tumori, ecc.». «E noto che molti medici muoiono per infarto miocardico. Causa: al surmenage psicofisico non corrispondono le distrazioni e il riposo necessario».

7 — Thonson - «Il cuore trapiantato di Blaiberg costituiva il caso di ateroma arterioso più grave che gli sia mai capitato all'osservazione... Lo stesso ammalato ha riprodotto nel cuore trapiantatogli la stessa malattia che si verificò nel suo cuore originario: una specie di habitus costituzionale coronario lesivo».
Ci sarebbero un'infinità di rilievi da fare sui trapianti, in particolare su quello del cuore. Qualcuno ha parlato di sopravvenuta nevrosi da trapianto. Certamente non è stata mai curata la psiche o habitus (dicono «costituzionale» o «predisposizione» mentre forse trattasi di caratteristiche acquisite) che aveva causato la prima malattia; e quindi l'organismo ripete la stessa alterazione. Come del resto avviene frequentemente negli operati da ulcera peptica. Sono pure convinto che coloro che hanno avuto il trapianto cardiaco se invece fossero stati trattati adeguatamente con l'ipnosi, sarebbero vissuti, molto più a lungo e più serenamente.
(1) Si può invece affermare che non tutti lo sanno, neppure tutti i medici; anzi neppure lo sospettano. I medici comunque non si sono mai comportati come se lo sapessero, né per curare se stessi, né per curare gli altri, indicando in modo preciso le cause psichiche che provocano l'infarto. E neppure i cardiologi si preoccupano di consigliare la «psicoterapia» agli infartuati, almeno per prevenire le ricadute così spesso letali. Non è infatti sufficiente prescrivere qualche psicofarmaco, di efficacia assai dubbia, anzi forse di effetto negativo, perché deprime senza correggere la nevrosi.
L'ipnosi avrebbe certo giovato assai anche come preparazione al trapianto,e per ritardare (o forse anche evitare?) il fenomeno del rigetto.

INVECCHIAMENTO - Specie in questi ultimi anni sono stati fatti accurati studi sui fenomeni della senescenza. E' noto che in tutti i tempi è stata attribuita una grande importanza, accanto ad altri fattori negativi, anche agli stress emotivi e all'infelicità. Le seguenti osservazioni dovrebbero fare apparire non azzardata l'ipotesi che per una vecchiaia lunga, sana e serena la condizione principale sia quella di avere la mente fiduciosa e tranquilla.

1 — Ernesto Servida - «L'invecchiamento... per buona parte è, per così dire, sine materia, essendo la conseguenza di conflitti emotivi e di disturbi psicologici». «Una sfavorevole componente psichica rappresenta uno dei fattori più importanti di una vecchiaia infelice». Secondo Buffon, la carica vitale si esaurirebbe in 120-150 anni se non intervenissero lesioni o morte prematura.

2 — Strehler - «Gli animali e gli uomini non muoiono di vecchiaia, ma di cancro, di ictus, di malattie infettive, ecc.».

3 — Goldbloom e Deutschberger - «Lo uomo potrebbe raggiungere i 120 anni se soprattutto i fattori emotivi non ne accorciassero l'esistenza»... «Chi sopravvive ai 60 anni ha molte probabilità per giungere ai cento».

4 — La Dottoressa Aslan ha ottenuto risultati notevoli nel rinvigorimento delle persone anziane. Siccome il suo Gerovital sperimentato da altri non ha rivelato la stessa efficacia, è facile dedurre che gli ottimi risultati registrati a Bukarest sono principalmente dovuti alla suggestione (fiducia nel farmaco, ambiente, igiene, moto, ecc.).


ALTRE MALATTIE - Per brevità si riportano solo alcune osservazioni generiche e su altre malattie. Non mancherebbero altrimenti numerose conclusioni a cui sono arrivati molti altri studiosi, tra i quali sono sempre più numerosi (accanto a quelli irriducibilmente tecnicistici) coloro che attribuiscono un ruolo preponderante ai fattori psichici:

1 — Young (lo scopritore dell'ormone dell'accrescimento) - «Anche la paura, la emozione, l'ansia, favoriscono il diabete».

2 — Alcuni medici di Baltimora, nello esaminare alcuni bambini affetti da turbe dell'accrescimento, hanno concluso che causa dell'inibizione dell'ormone dell'accrescimento (ipofisi) era l'infelicità, causata da un rapporto figlio-genitori assai turbato. Tali bambini migliorarono, senza alcuna medicina, appena trasferiti in un ambiente psichicamente e    affettivamente normale.

3 — U. de Aichelgurg - Dice che la semplice suggestione o un semplice placebo può far scendere la febbre, determinare un cambiamento nella composizione del sangue, modificare un elettrocardiogramma.

4 — Dalton - La depressione, l'irritabilità, il malessere, la non disponibilità della madre a causa delle sofferenze provocate dalla tensione premestruale, scatena malattie psicosomatiche nei figli. (In una ricerca effettuata: 49 ricoveri negli otto giorni del premestruo, contro i 51 nei 20 restanti giorni del ciclo mestruale).

5— Paolo Cavalli - Dal diencefalo dipendono: il comportamento psicologico, morale, affettivo; la regolazione della temperatura; il ricambio dei sali, dell'acqua, dei grassi; lo sviluppo sessuale; il senso della fame e della sete; il sonno, le lacrime, il sudore.

6 — Jellinek (Vienna) - «Gli effetti del fulmine e della corrente elettrica non dipendono solo da volt o ampère, ma anche da altri fattori: l'ambiente, la costituzione, la personalità dell'investito e soprattutto il suo stato di attenzione; Vi sono enigmatici rapporti tra psiche e soma».

7 — Cestari - «Le turbe dell'equilibrio ormonico e neurovegetativo possono portare ad alterazioni metaboliche dello epitelio vaginale, tali da consentire lo sviluppo del trichomonas «Vaginalis».

8 — Illustri Tisiologi e Direttori di Sanatori hanno rilevato che spesso la causa più importante dell'instaurarsi e dell'aggravamento della malattia tubercolare va ricercata negli stress psichici
e nell'infelicità.


Studi e osservazioni sul "Placebo„


Il «placebo» è una falsa medicina, ossia una sostanza inerte o inattiva, alla quale viene data la forma e l'aspetto di un medicamento vero, allo scopo di ottenere, con la suggestione, lo stesso effetto della medicina vera, o per evitare di somministrare quest'ultima che poteva essere nociva. I «placebo» sono pure 
largamente usati nella sperimentazione dei nuovi preparati medicinali.
Dallo studio e dalla sperimentazione sistematica dei «placebo» effettuato da molti ricercatori su migliaia e migliaia di ammalati, sono emersi dei risultati impressionanti che lasciano veramente perplessi:

1 — Effetti farmacologici invertiti (naturalmente con opportuni accorgimenti suggestivi): a) ottenuta scomparsa della nausea e arresto della motilità gastrica in iperemesi gravidica somministrando un emetico (scir. di ipecacuana); b) aumento della secrezione e della motilità gastrica con atropina; e) l'urogastrone e il benadril agiscono sulla motilità gastrica in maniera opposta.

2 — Landsmann - Nell'angina streptococcica non si osservano differenze nel decorso della febbre e dello stato infettivo con sulfamidici o con placebo.

3 — Bingel - Trattò 500 difterici con vero siero specifico e 500 con siero comune e non ebbe a constatare alcuna differenza di attività terapeutica. Identici risultati segnalarono Hoctinger e Topf er.
4 — Con iniezione di soluzione fisiologica si ottenne (con suggestioni appropriate): aumento dei neutrofili; diminuzione dei linfociti e degli eosinofili; elevazione del tasso urico e della creatinina; eliminazione di K+ e più elevata ritenzione di Na+ ; aumento dei 17 chetosteroidi urinari.

5 — Nell'ulcera gastrica si ottennero coi placebo risultati favorevoli nel 75% dei casi. Nei colpi di tosse, diminuzione anche nell'80%.

6 — Azione ipnotica: tavolette di placebo davano una più lunga induzione al sonno che non i veri preparati ipnotici.

7 — Blomberg in 90 ammalati di sclerosi a placche ottenne risultati migliori con il placebo.

8 — Vari studiosi, in casi di psicosi in schizofrenici, dimostrarono nessuna significativa diversità di azione tra il placebo e il farmaco vero.

9 — Evans e Hoyle - Nell'angina pectoris ottennero risultati migliori col placebo, in confronto a nove medicamenti che si usano normalmente per calmare tali attacchi.

10 — Differenze poco sensibili sono state segnalate nell'ipertensione, nella motilità gastrica, nella secrezione e composizione del succo gastrico, nei vomiti e    negli altri disturbi da gravidanza, nella psoriasi, nella gotta, nelle lombaggini, nell'erpes zoster, nel reumatismo, nella dismenorrea, ecc., ecc.

11 — Prof. Cestari: «Un particolare stato emotivo, un conflitto psichico, ...possono costituire gli elementi causali diretti o, per lo meno, i cofattori non solo di alterazioni funzionali ... ma anche di manifestazioni patologiche organiche quali psoriasi, eczemi, artriti, ulcere, coronaropatie, ecc.». «Non isolate osservazioni fanno ritenere che anche malattie infettive o parassitarie vengano direttamente influenzate da fattori psicogeni». «Ogni fattore obiettivo: patogenetico, sintomatico, ecc. è in funzione della personalità psichica».

12 — Model disse che l'«effetto del placebo» è la sola azione che tutti i farmaci abbiano in comune e in certi casi è la sola azione utile che possa esercitare un medicamento.