Pagina 7 di 11 Per tale (utopica?) realizzazione, emergono alcuni concetti fondamentali:
a) - I preparati medicinali sono utili solo come palliativi, sintomatici o sostitutivi e da usare quindi per il periodo strettamente necessario e nelle dosi sicuramente innocue. Lo stesso vale per gli psicofarmaci, utili per un periodo limitatissimo, in attesa e per consentire l'approccio alla cura psichica. La vergognosa e tragica vicenda dei medicinali che, oltre a non giovare affatto, ammalano e uccidono, deve finire per sempre.
b) - La terapia fondamentale dell'avvenire sarà la psicoterapia. L'ipnoterapia (o le altre terapie psichiche che risulteranno valide), sia individuale che in gruppo, dovrà essere organizzata e praticata in ogni luogo di cura e di assistenza. Potranno essere utilizzati, soprattutto per il training autogeno e per l'ipnosi in gruppo (utili anche per insegnare al malato a curarsi da sè e al sano a mantenersi sempre in piena efficienza), tutti i mezzi di comunicazione: stampa, radio e televisione. In un primo tempo ciò servirà a curare e in gran parte a guarire il gran numero degli attuali malati e per il decondizionamento degli individui dalle numerose convinzioni errate assorbite nel corso dei secoli. Successivamente la prevenzione psicologica totale, con l'eliminazione delle principali cause stressanti, sarà tanto efficace da ridurre il numero degli ammalati e quindi anche la necessità delle cure psicologiche. La salute infatti dovrebbe essere la normalità e la malattia un evento del tutto eccezionale. Come si verifica negli animali i quali, se lasciati nel loro ambiente naturale senza subire molestie, solo raramente si ammalano.
c) - Il fulcro della futura organizzazione sanitaria sarà la «medicina di base» gestita da un medico con una buona preparazione nella semeiotica e nel pronto soccorso. Ma la sua preparazione più accurata sarà quella psicologica e sociologica. Sarà coadiuvato da personale ausiliario. Potrebbe essere consigliabile, con gli opportuni adattamenti alla mentalità e alla cultura dei singoli paesi, il metodo dei medici operai cinesi, ognuno scelto dal proprio gruppo e preparato in brevissimo tempo.
d) - Gli specialisti costituiranno l'esercito dei «tecnici della salute», nobili artigiani delle varie parti del corpo umano. Oltre a una buona conoscenza della medicina generale e una perfetta preparazione nella propria materia, dovrebbero avere anche un completo aggiornamento psicologico. Particolarmente la chirurgia si affinerà ancor più per curare in modo perfetto i traumi oggi tanto frequenti e le alterazioni irreversibili, che non potranno essere guarite con mezzi e cure psichiche. Con la preparazione psicologica all'intervento, praticata a tutti i pazienti, la guarigione sarà più rapida e più perfetta e gli inconvenienti e le complicanze rarissime. Poiché diminuiranno sensibilmente gli ammalati che dovranno ricorrere al ricovero o all'intervento, non vi sarà mai più penuria di posti o di personale, che potrà dedicarsi anche ai casi che oggi sono forse tenuti in minor conto e non trovano facile disponibilità di posti all'ospedale (malformazioni e anomalie, plastiche, cure estetiche, eccetera). Ci saranno inoltre maggiori mezzi per migliorare le attrezzature e il personale.
e) - La preparazione dei medici (ne sarà in avvenire sufficiente un numero molto inferiore. all'attuale) sarà effettuata secondo le esigenze scaturite dalla tesi delle cause psichiche delle malattie, utilizzando pochi ottimi docenti e tutti i mezzi audiovisivi oggi esistenti, con gli opportuni adattamenti. Sarà così possibile giungere gradatamente alla quasi totale auspicata demedicalizzazione della società. |