Pagina 6 di 11 La psicoterapia (ossia la cura della mente con mezzi psichici) sarà infatti la sola, la vera medicina dell'avvenire, quella che non solo eliminerà i sintomi, ma darà all'uomo la salute perfetta, la quale non consiste solo nell'assenza di malattia, ma in quella sensazione gradevole che nasce dal regolare funzionamento di tutti gli organi. Con la psicoterapia la medicina diviene razionale, scientifica, combattendo la malattia fin dal suo nascere e con l'eliminazione delle cause profonde, che risiedono nella nostra infelicità. Ovviamente, per essere sempre e interamente efficace e duratura, è anche necessario dare all'uomo nuovi metodi di vita, migliorando non solo il mondo in cui viviamo, o almeno impedendone, se non è già troppo tardi, l'attuale rapido deterioramento, ma anche l'ambiente abitativo, familiare, scolastico, sociale e di lavoro. Psicoterapia è qualunque metodo e mezzo capace di ridare all'individuo la calma, la gioia, la fiducia in sè stesso e con ciò la capacità di utilizzare i poteri di autoguarigione che esistono nel nostro essere. La psicoterapia, che si sarebbe già dovuta imporre in passato per curare la nevrosi (e anche la maggior parte delle malattie mentali, come ha dimostrato la nuova psichiatria, chiamata anche «antipsichiatria»), viene oggi maggiormente rivalutata e resa indispensabile dalla Legge della Salute, che ne richiede e giustifica il trattamento anche in tutte le malattie finora considerate organiche e in gran parte inguaribili. In particolare anche nei tumori, nelle artropatie e nelle malattie cardiovascolari, che insieme costituiscono la più drammatica patologia odierna. Ma quale psicoterapia? Non quella tradizionale, «persuasiva», di chiarimento allo stato di veglia, che è raramente efficace e quasi mai praticata. I neuropsichiatri d'altronde non ne hanno il tempo: darebbe un reddito assai scarso. Preferiscono una parvenza di visita, ossia qualche domanda, raramente un rapido colloquio e la ricetta di psicofarmaci, sedativi e ricostituenti. Percependone, è ovvio, un sostanzioso onorario. Sono psicoterapie, più o meno evidenti, anche vari metodi dell'«altra medicina»: terapie mediante lo spirito, i fluidi, la mente, i ritmi vitali, le erbe, agopuntura, omeopatia, eccetera.
Le più efficaci terapie psichiche sono quelle «del profondo», cioè quelle che hanno la capacità di modificare gli impulsi dell'inconscio. Si tratta della psicanalisi e dell'ipnoterapia. La prima, nonostante il gran chiasso da cui è stata sempre accompagnata, a parte l'accertata scarsa efficacia curativa, ha un'incidenza molto limitata nel mare magnum della patologia umana e non è di facile applicazione come generale metodo di cura: ha costi elevati, accessibili a pochi e può essere praticata solo a pazienti molto giovani.
L'ipnoterapia o ipnosi medica è certo la psicoterapia «del profondo» più facile e di un'efficacia superiore, più rapida e più duratura. La percentuale dei risultati favorevoli è largamente superiore a quella di qualunque altro metodo di cura.
Vi sono poi dei campi nei quali le altre psicoterapie non sono facilmente attuabili, o danno scarsi risultati positivi: nella preparazione della donna al parto e dei pazienti agli interventi chirurgici, nel trattamento degli scolari per migliorarne il rendimento scolastico e degli atleti, per accrescerne la competitività agonistica. In tutti per scacciare la paura degli esami e della ribalta e altre fobie. Finora l'ipnosi è stata di norma praticata individualmente, il che comporta una notevole perdita di tempo, sempre tuttavia molto inferiore al tempo richiesto da altre psicoterapie. È stata in passato impiegata quasi solo per curare le nevrosi, le psiconevrosi e qualche malattia psicosomatica. In conseguenza della Legge della Salute, secondo la quale tutte le malattie sono causate da motivi psicologici, sono stato forse il primo in tutto il mondo a praticare sistematicamente l'ipnosi non solo per sedare i sintomi, ma per guarire tutte le malattie, sia lievi che gravissime, comprese le artropatie, l'arteriosclerosi, l'infarto e i tumori, ottenendone risultati più che soddisfacenti. Si deve infatti confermare quanto già 60 anni fa sosteneva George Groddeck, che cioè non esiste alcuna malattia inguaribile a condizione che non si siano già verificate alterazioni irreversibili. Il Groddeck diceva che era sua convinzione che non sarebbe stata mai scoperta alcuna medicina per guarire il cancro, mentre sarebbe forse opportuno interrogare l'inconscio. Ciò si è infatti regolarmente avverato: non esiste ancora alcuna efficace cura chimica che guarisca il cancro, mentre, sia pure in pochi, abbiamo imboccato la strada psicologica che sicuramente porterà alla vittoria anche sul cancro. Dalla stessa teoria deriva anche il concetto che, essendo unica la causa delle malattie, è unica anche la terapia: eliminare l'ansietà, la paura e tutti gli altri fattori psichici negativi e ridare la calma e la fiducia nella guarigione. Si possono ottenere ottimi risultati praticando l'ipnosi anche in gruppo, tanto più se viene contemporaneamente insegnato, ai pazienti trattati con tale terapia, un idoneo metodo di autoipnosi che può essere praticato a tempo indefinito. È stato riferito qualche esperimento di ipnosi collettiva effettuato a mezzo della radio. È possibile, a maggior ragione, l'ipnosi per mezzo della televisione, meglio se a circuito chiuso. Si può così facilmente intravvedere quali possibilità enormi esistono di apportare sensibili miglioramenti e anche la guarigione completa, contemporaneamente, a un numero di pazienti affetti da qualunque malattia, anche gravissima, pur restando in famiglia, addirittura nel proprio letto. E senza il minimo pericolo o spesa. Nessun altro metodo ha tutte queste possibilità, tranne il training-autogeno, che si può considerare una forma blanda di ipnosi e di autosuggestione. Se insegnato e praticato largamente, specie nelle collettività, contribuirebbe anch'esso a migliorare la qualità di vita. Come conclusione di questo breve e necessariamente incompleto discorso sulla terapia dell'avvenire, balza evidente che è ormai necessario l'avvento della terza rivoluzione della medicina, già auspicata dal compianto prof. Maccacaro e da altri eminenti medici e sociologi e resa ancor più urgente e improrogabile dalla catastrofica situazione dell'attuale medicina. È purtroppo evidente che la complessità dei problemi da affrontare nei paesi occidentali, con un tale groviglio di formidabili interessi che coinvolgono in pieno sia l'impero economico (e politico) degli Stati Uniti e delle società multinazionali, sia la potente e intoccabile casta dei medici, c'è il dubbio che non ne consentirà neppure la discussione. Solo gli stati veramente socialisti, nei quali non grava lo strapotere del capitale, potrebbero operare l'auspicato rinnovamento della medicina.
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