Nel giugno 1970 mi balzò in mente all'improvviso la convinzione che tutte le malattie, siano provocate dalla nostra mente, dagli stress e dalle suggestioni negative. Ne ebbi una tale sensazione di estatica ebbrezza che pensai fosse simile a quella che aveva provato Archimede quando scoperse il principio di fisica che ha il suo nome e che gli fece gridare «Eureka», ho trovato! Fui subito consapevole che si trattava di una verità assoluta e di un'importanza immensa per la salute umana. Dava infatti una risposta semplice e chiara al millenario interrogativo sull'eziologia delle malattie al quale la Scienza Medica, nonostante il suo costante impegno, durato oltre 24 secoli, non aveva ancora dato una risposta precisa... |
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Il titolo «MEDICINA ANNO ZERO» sembrerà a prima vista esagerato perché implica la necessità di un completo rinnovamento della medicina e quindi un giudizio negativo su gran parte di ciò che essa ha creato nella sua lunga storia; che la sua complessa e, sotto certi punti di vista, perfetta organizzazione non riesce più a conservare né a ridare la salute all'uomo. In tutti i tempi sono state mosse critiche, anche molto aspre e assai spesso pienamente giustificate, alla medicina e ai medici; ma negli ultimi decenni, proprio mentre si vanta e si autoesalta, con esagerato orgoglio di aver dominato, con l'immunologia, i sulfamidici e gli antibiotici, la patologia infettiva, terrore dei secoli e dei millenni passati, la medicina ufficiale manifesta l'acuta crisi nella quale si è venuta a trovare a causa della sua incapacità ad arginare le malattie cronico-degenerative e tumorali, che aumentano con ritmo inarrestabile... |
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Sono denominate «psicosomatiche» le malattie che hanno come cause determinanti dei fattori psichici negativi, che sono quindi provocate dalla nostra iperemotività, ansietà o infelicità, dalle nostra paure e autosuggestioni negative o da qualunque trauma che colpisce intensamente o a lungo la nostra mente. In queste pagine, oltre a riportare alcuni casi, che ritengo esemplari, di malattie psicosomatiche guarite o migliorate con l'ipnoterapia (ossia con una psicoterapia), mi limiterò ad alcune osservazioni e considerazioni che abbiano un certo rapporto con «la teoria degli stress psichici» (Legge della Salute) e con la necessità di un radicale rinnovamento della medicina. |
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Quando nell'ormai lontano Giugno 1970 mi balzò all'improvviso dinanzi alla mente la domanda: «E se tutte le malattie fossero causate dalla psiche?», emerse immediata, senza' alcuna incertezza o esitazione, la precisa risposta: «Si! le malattie sono tutte provocate dalla nostra mente». Come se tale concetto fosse già pronto e maturo da tanto tempo alla superficie del mio inconscio, in attesa di essere sbalzato fuori, al primo piccolo cenno, nella piena luminosità della coscienza. Ebbi così, subito, la sensazione e la consapevolezza dell'immensa portata di tale ipotesi che per me era già una certezza assoluta, inoppugnabile. |
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Nel precedente cap. 3 sono state elencate le prove che si ritengono più valide e convincenti per dimostrare «La Legge della Salute». Penso che anche l'individuo più scettico, purché di normale intelligenza, leggendo con la dovuta attenzione tale cap. 3, si debba persuadere facilmente dell'assoluta verità della Legge in questione. Dudley e Welke, nel prezioso libro Stress e Salute (Siad Edizioni 1978) a pag. 14, affermano: «... è evidente oggi che lo stress e le nostre reazioni allo stress costituiscono le cause più importanti di malattia. Ricerche cumulative dimostrano questo fatto in maniera così schiacciante e convincente, che è quasi shockante che i risultati non siano stati divulgati maggiormente sia all'interno della comunità medica sia presso il grosso pubblico». |
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Non ricordo alcun paziente sofferente di qualunque forma di cardiopatie o di gravi vasculopatie (infarto, trombosi, ipertensione, insufficienza circolatoria, vizi valvolari, miocardiosclerosi con fibrillazione, tachicardia semplice o parossistica, aritmie, ecc.) che non abbia avuto un eccezionale inaspettato miglioramento, spesso la totale guarigione, mediante una sufficiente terapia ipnotica. Riferisco alcuni casi, come mi vengono in mente a conferma di tale affermazione: |
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Tutti sanno che cos'è il cancro: il nemico più temuto dell'umanità, il morbo implacabile, inguaribile, innominabile; il male che non perdona, quasi un castigo divino, una condanna inesorabile alla quale nessuno sfugge. Nonostante lo sforzo di innumerevoli scienziati, considerati i migliori «cervelli» del mondo e i mezzi astronomici impiegati in misura sempre maggiore per lo studio, la prevenzione e la cura del cancro; il suo incremento è in continua inarrestabile ascesa, soprattutto nei paesi maggiormente impegnati in questa lotta. La medicina ufficiale, quasi per mascherare la propria impotenza in questo campo, esalta la realizzazione di ogni marginale progresso tecnico, ostentando notevoli successi. |
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Le reumoartropatie occupano il primo posto nelle malattie croniche. Ne sono colpiti circa 6 milioni di italiani, secondo la Lega It. contro il Reumatismo, 5 milioni e mezzo, secondo Carlo Vetere (L' I. M. N. 1, Gennaio 1982) sarebbero 12 milioni. Nel 1979 il 28% delle pensioni per invalidità erano dovute a forme reumatiche. «... Le malattie reumatiche in genere sono talmente diffuse da superare per frequenza tubercolosi, cancro, diabete e cardiopatie messe insieme. Dopo la deficienza mentale e le malattie nervose, non vi è alcun dubbio che il gruppo delle malattie reumatiche incide sulla economia di una nazione, in denaro e in ore di lavoro, più di qualsiasi altra malattia (TV Medica N. 3, del 1970, pag. 18). |
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Nel passato la nevrosi veniva considerata una malattia immaginaria, cioè un malessere soggettivo, senza alcun serio fondamento e di scarsa importanza. Attualmente è invece giudicata una delle affezioni più serie, più difficili e più diffuse. Può essere lieve e passeggera o gravissima e persistente, tanto da potersi attenuare, ma quasi mai guarire perfettamente. Le nevrosi si manifestano in molte maniere: ansietà, depressione, nevrosi da incidente, nevrosi ossessiva e compulsiva; assuefazione al fumo, all'alcool e alla droga; tendenza alla violenza, al delitto, al suicidio; complessi e fobie di vario genere: cefalea, emicrania e molte sindromi dolorose. |
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Qui di seguito si passeranno in rassegna, brevemente, alcuni altri gruppi di malattie, che, pur non avendo l'importanza e la drammaticità di quelle dei precedenti quattro capitoli, contribuiscono notevolmente ad aumentare le sofferenze e l'infelicità umana. Per ogni malattia si metterà in evidenza l'impotenza della medicina ortodossa a guarirle: essa offre solo un'enorme quantità di sempre nuovi preparati chimici, solo sintomatici, i quali, oltre a non eliminare il male, producono quasi costantemente effetti collaterali negativi. |
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Tutti gli esseri viventi sono soggetti al più o meno rapido decadimento che prosegue fino alla morte. La vecchiaia, che quasi sempre porta con sé acciacchi, limitazioni e sofferenze, è stata sempre deprecata. È perciò spiegabile che vi siano stati molti studi e teorie per chiarire il fenomeno dell'invecchiamento, le sue cause e i suoi meccanismi. È giustificabile che si ricerchino affannosamente i rimedi per prolungare la vita e renderla più lieta e sopportabile anche in età molto avanzata. L'elisir di lunga vita, il segreto dell'eterna giovinezza è stato ed è il desiderio più vivo di tutta l'umanità, in tutti i tempi. |
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La prevenzione è una parola e un concetto di moda già da molti anni ed è nell'aspirazione, nei desideri e nei propositi di tutti i responsabili della salute. Tuttavia si può dire che finora la prevenzione non esiste né in Italia né in alcun paese del mondo. La medicina ufficiale non può attuare una vera prevenzione primaria (che consiste nell'eliminare le cause delle malattie), poiché non conosce queste cause o le attribuisce a inesistenti fattori eziologici. Quella scarsa prevenzione primaria che viene tentata è quindi necessariamente opinabile, irrazionale e inutilmente assai costosa. |
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Siamo quasi sulla soglia dell'anno duemila. Come già era avvenuto per l'anno 1000, per il quale molte profezie (anche bibliche: mille e non più mille) prevedevano la fine del mondo, ossia il ritorna al caos, al nulla, anche per il 2000 si teme qualche avvenimento o un insieme di condizioni tali da cambiare profondamente il destino dell'umanità. Ai profeti si sono ora aggiunti gli scienziati, i futurologi, i quali, partendo dallo studio dei dati storici e attuali e dallo sviluppo dei vari fenomeni ed elementi, prevedono le condizioni egli eventi che gli astri o la nostra follia ci riservano. |
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